Una scuola italiana ha proibito l’utilizzo del cellulare agli studenti, ed il risultato è stato assurdo. Che cosa hanno fatto?
Fare a meno del cellulare al giorno d’oggi, per diversi adolescenti ed adulti, non è una decisione facile da prendere. Utilizziamo lo smartphone per ogni genere di attività ed operazione più stravagante, e pensare di non usarlo soltanto per un singolo giorno è davvero difficile. Questa leggenda metropolitana, però, si è rivelata essere falsa grazie ad un gruppo di ragazzi di una scuola italiana.
Gli studenti della 3°E dell’Ic Leno (in provincia di Brescia), assieme a quattro docenti, hanno deciso di mettersi sulle tracce di San Benedetto per raggiungere l’Abbazia di Montecassino, passando da Casamari ad Arpino e in seguito per Roccasecca. La particolarità di questo viaggio è che, non tenendo conto di quanto sia stato faticoso, non hanno utilizzato il cellulare per tutta la durata del viaggio. Non hanno dedicato neanche un singolo istante al loro smartphone.
Ragazzi non usano lo smartphone durante una gita, ma il risultato è spettacolare: tutti rimangono sorpresi
Sono stati scollegati da internet e da qualunque altro social network esistente, concentrati soltanto a percorrere sessanta chilometri in tre tappe e scavalcando le montagne. Neanche la pioggia e il terreno difficile li ha fermati, tant’è che i docenti stessi sono rimasti sorpresi dall’intraprendenza dei ragazzi che, seppur stanchi, sono riusciti a portare a termine questa sfida durata quasi quattro giorni.
Questa insolita gita non ha soltanto dimostrato che i ragazzi non sono dipendenti dai social network, e quindi dal cellulare, ma che hanno un sacco di energia da vendere. Inoltre l’escursione è servita anche per rendere omaggio al valore istituzionale del posto visitato, grazie anche allo speciale intervento dell’abate di Leno. Subito dopo sono giunti sul posto alcuni rappresentanti della giunta comunale e del Dominato Leonense, che hanno voluto celebrare questo solenne momento.
Durante l’incontro sono stati commemorati tre saluti non formali e scambi di riflessioni sull’esperienza vissuta dai ragazzi, seguito da un momento emozionante. L’abate di Leno, volendo elogiare l’impresa della 3°E dell’Ic Leno, ha donato loro un pezzo di terra proveniente da Leno come simbolo tangibile di un legame profondo e di fratellanza legato fra le due realtà. Il viaggio cambierà per sempre la vita dei ragazzi, i quali potranno soltanto trarre ispirazione da questa avventura mistica che hanno vissuto.
