In Italia è stato trovato un pericoloso fungo killer che potrebbe colpire tutti quanti noi. Cosa sappiamo sulla questione?
Abbiamo visto che cosa succede quando un pericoloso virus inizia a diffondersi. Ci ha dato una dura lezione il Covid-19, tenendoci segregati in casa per un lungo periodo di tempo e costringendoci a cambiare la nostra ruotine quotidiana in maniera drastica ed orribile. Ora questo timore potrebbe tornare ancora una volta a causa di un fungo killer rilevato di recente in Italia.
La prima vittima italiana di questo fungo killer, chiamato Candida Auris, è un uomo di 79 anni, deceduto a Milano da poco. Era rimasto otto mesi in terapia intensiva in Grecia e poi era stato trasferito all’ospedale Sacco di Milano, dove è morto in seguito ad una crisi settica. Il tampone fatto sul suo corpo era risultato positivo a due batteri molto resistenti, e per l’appunto alla Candida Auris. La particolarità è che, il fungo killer, si era dimostrato molto resistente alle cure.
Arriva un fungo killer in Italia, e già inizia a preoccupare: dobbiamo avere paura?
Ma che cos’è la Candida Auris? La sua scoperta risale al 2009, anno in cui era stata isolato in Giappone per via della sua pericolosità. In Italia, invece, è stata identificata nel 2019 dopo un focolaio che ha interessato le regioni settentrionali durante la pandemia da Covid-19. Da quel periodo in poi sono stati registrati almeno 300 casi di infezione, tutti quanti rilevati in Liguria e in Emilia Romagna. Queste due regioni sono considerate l’epicentro della Candida Auris.
Il fungo killer ha iniziato a preoccupare a causa della sua resistenza agli antibiotici e alle cure moderne, come anche alla rapida diffusione che sta avvenendo in questo momento negli Stati Uniti. Il CDC, acronimo di Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, ha definito la Candida Auris come una minaccia attuale e che potrebbe richiedere qualcosa di più rispetto ai medicinali che vengono utilizzati per la gestione dei funghi killer.
Le persone infettate dal fungo killer sono 4.041 in totale, rispetto alle 476 iniziali. Questo aumento è visibile anche nel 2022, e sembra che sia in continua crescita pure quest’anno. Il CDC non esclude la possibilità che la Candida Auris possa diventare molto più resistente agli antibiotici in futuro, e che è soltanto una questione di tempo prima che la diffusione aumenti. Per il momento, però, sembra che la situazione sia stabile e non incontrollabile.
