In alcune zone d’Italia l’acqua potabile è contaminata: lo dice uno studio su migliaia di campioni, ecco dove si rischia di più.
Il loro nome è Pfas (Perfluorinated alkylated substances), dette anche inquinanti esterni. Sono sostanze altamente pericolose per la salute umana. La loro presenza, anche in acque destinate al consumo umano, è stata rilevata da Greenpeace Italia.

Si tratta di sostanze difficili da ridurre una volta che sono state disperse in natura. Questo per via della loro caratteristiche che le dotano di stabilità e resistenza davanti alle alte temperature, oltre a essere idrorepellenti.
Diversi settori industriali fanno largo impiego di Pfas, ma quel che è peggio è che vengono smaltite scorrettamente raggiungendo praticamente ogni zona del globo.
Acqua potabile contaminata: ecco le zone d’Italia dove c’è il rischio maggiore
Sono diverse le zone d’Italia con acque contaminate e nel caso specifico la Lombardia. Lo studio di Greenpeace sulla presenza di inquinanti esterni nelle acque potabili ha preso in esame circa 4000 campioni analizzati tra il 2018 e il 2022.

Il risultato è che migliaia di lombardi hanno impiegato, nel corso di questi anni, bevendola direttamente o usandola in cucina, dell’acqua contaminata (il 19% dei campioni è risultato contenere Pfas).
Pfas, le province lombarde dove c’è maggiore contaminazione
Se la contaminazione delle acque potabili riguarda l’intero territorio regionale, l’inquinamento da Pfas non è completamente omogeneo, con le zone più a rischio di molto sopra la media della contaminazione rilevata. Un discorso che vale in particolare in queste province:
- Lodi, livello di contaminazione dei campioni di acqua potabile all’84,8%.
- Bergamo, dove il 60,6% delle acque potabili esaminate risulta contaminato.
- Como, positivo il 42,2% dei campioni.
A Milano la percentuale di campioni rilevati è del 20%, ma dal capoluogo della Lombardia proviene la maggior parte dei campioni positivi (201, contro i 149 di Brescia e i 129 di Bergamo). Risultati che vanno contestualizzati in base alle caratteristiche dello studio: la percentuale di classifica è inferiore perché è variabile il numero di campioni analizzati nelle singole province. Il che lascia intendere che la percentuale di rischio sia in effetti maggiore del 20%.
I comuni lombardi dove le acque sono più contaminate
Ad ogni modo tutta la Lombardia è interessata dall’allarme sulle acque potabili. Una serie di comuni poi risulta a rischio, pur presentando valori inferiori a quelli delle maggiori province lombarde. Si tratta di:
- Crema (Cremona)
- Crespiatica (Lodi)
- Pontirolo Nuovo (Bergamo)
- Rescaldina (Milano)
- zona di Cantù-Mariano Comense (Como)