Muore a 13 anni, il padre scopre dei like pericolosi su TikTok “Ora voglio la verità”

Una bambina è morta a 13 anni improvvisamente. Il padre indagando sul cellulare ha trovato like pericolosi su TikTok: adesso chiede verità.

Incredibile notizia di cronaca secondo la quale una bimba di 13 anni è stata trovata senza vita all’interno del suo letto. Adesso il padre sta indagando sull’improvvisa dipartita della figlia, che sul cellulare di quest’ultima ha trovato dei like pericolosi su TikTok. Scopriamo che cos’è successo e perché l’uomo è in cerca della verità sulla morte della figlia.

Maia è stata trovata morta nel suo letto nella casa di sua madre ad ottobre, a pochi passi dal suo telefono e tablet, ha detto suo padre. Adesso l’uomo spera di ottenere accesso all’attività dei social media di sua figlia per cercare di capire perché sia morta. Il nome della bambina 13enne era Maia Walsh ed il suo corpo è stata trovata nella sua casa a Hertfordshire il 7 ottobre, poche settimane prima del suo compleanno.

Il padre, Liam Walsh di Basildon, ha detto che stava guardando dei video su TikTok riguardanti l’autolesionismo, poco prima della sua morte e aveva precedentemente menzionato un gioco sui social media. TikTok ha dichiarato che continuerà a dare priorità alla protezione della sua comunità. Liam ha quindi chiesto alla corte di inviare una lettera al social network per ricontrollare l’attività della figlia sul social. Andiamo a vedere cos’ha richiesto il padre alla corte e perché è alla ricerca della verità.

Muore a 13 anni dopo aver messo like pericolosi su TikTok: il padre chiede verità

In queste ore Liam Walsh ha rilasciato un’intervista alla BBC. L’uomo ha quindi espresso la volontà di sapere cosa abbia portato la figlia alla morte, visto che ad oggi ha ancora domande in sospeso che devono trovare risposte. La scorsa estate la piccola Maia aveva parlato al padre di un pericoloso gioco che si stava diffondendo sui social, con Liam che si era subito detto disposto a difenderla dal trend del momento.

Ma nelle prime ore di un venerdì mattina di ottobre, il signor Walsh ha detto di aver ricevuto una telefonata dalla madre di Maia che urlava “Maia è morta” nella loro casa a Hertford. Per Liam quella chiamata è stata l’inizio dell’incubo. Giunto in ospedale, il personale non sapeva che dire all’uomo per consolarlo. Il padre della piccola ha quindi raccontato che era pallido, grigio e che si sentiva di morire.

Il signor Walsh ha detto che quando ha riavuto il telefono e il tablet dalla polizia e li ha sbloccati, lui e la madre di Maia hanno trovato due video di autolesionismo che la loro figlia aveva apprezzato su TikTok. Al termine del mese le autorità dovrebbero aprire un’indagine ufficiale sul caso, ma Liam è pronto ad aspettare anche 10-15 anni, pur di scoprire la verità sulla morte della figlia.