Una delle città più belle al mondo sta sprofondando. Di questo passo rischia addirittura di sparire: l’ultimo studio lascia col fiato sospeso.
Cresce la preoccupazione per una delle città più belle del nostro pianeta, visto che questa sta letteralmente sprofondando. A differenza di come molti possono pensare questa volta non si tratta né del cambiamento climatico né di qualsiasi altro fenomeno atmosferico. L’ultimo studio sta lasciando tutti a bocca aperta. Andiamo a scoprire il reale motivo dietro quest’affermazione.

Un’altra città nel mondo sta sprofondando e non stiamo parlando della leggenda di Atlantide. Stavolta per quanto l’affermazione possa sembrare fantasiosa, in realtà la fantascienza non c’entra nulla. Questa grandissima metropoli sta infatti sprofondando di circa 1-2 millimetri all’anno. Il motivo però sarebbe da affibbiare ai grattacieli che la contraddistinguono. A rivelarlo è uno studio della Earth’s Future.
Secondo quanto riportato dalla rivista specializzata non si parla di grattacieli senza finestre ma di una ricerca condotta da un gruppo di scienziati guidati dal geologo Tom Parsons della Università del Rhode Island. Con il suo gruppo di ricerca Parsons ha affermato che esiste una seria deformazione del terreno mappata dimostrata dai dati satellitari disponibili. La città in questione è New York che adesso rischia davvero di sprofondare, scopriamo tutti i dettagli riguardanti l’ultimo studio dell’Università di Rhode Island.
New York, la città che sta sprofondando: la ricerca è sorprendente
Il gruppo di ricerca di Tom Parsons dell’Università del Rhode Island ha preso in analisi la città di New York calcolando la massa cumulativa di oltre un milione di edifici nella Grande Mela che risulta essere di circa 764 milioni di tonnellate. Ma lo studio del ricercatore statunitense non si è fermato all’enorme massa cumulativa che caratterizza la ‘città delle opportunità‘.

Il gruppo di ricerca del Rhode Island ha quindi diviso la città in una griglia di quadrati di 100 metri per lato. Così Tom Parsons ha deciso di convertire la massa dei palazzi in pressione e considerando anche la forza di gravità, rendendo quindi semplice il calcolo in questione. La metropoli statunitense poggia su un terreno che risulta abbastanza variegato e che reagisce in maniera differente al peso degli edifici.
Da questo è arrivata la considerazione che i terreni argillosi e i riempimenti artificiali sono decisamente propensi al fenomeno dello sprofondamento, in termine tecnico questo fenomeno prende il nome di subsidenza. Inoltre il valore medio di sprofondamento è addirittura di 294 millimetri a Manhattan. Il gruppo di ricerca ha voluto fare questo studio per sensibilizzare sui possibili effetti che potrebbero avere i grattacieli costruiti in zone costiere che potrebbero portare al rischio inondazioni.